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biografia / La famiglia ASSENZA la dinastia dei fotografi di Pozzallo
CLARA GRISPO
Sfax 21 novembre 1924 / Lecco 11 maggio 1995
Nata in Tunisia da genitori siciliani, giunge a Pozzallo nel 1945 insieme con i profughi d'Africa, che furono accolti ed ospitati dalle autorità locali del tempo nella Ex Colonia Marina, edificio costruito nel 1938 sul Lungomare Pietrenere ed annoverato tra le opere del regime fascista.
Conosce Meno Assenza, ritornato da poco dal soggiorno romano, se ne innamora e, nel 1950, lo sposa per procura assecondando le ragioni del cuore, unico baluardo alla grettezza burocratica.
Come moglie, comincia subito ad interessarsi del lavoro del marito, sostenendolo, contemporaneamente, nel suo desiderio di partecipare alle lotte civili e politiche; assieme ad alcune amiche di famiglia, infatti, Clara si impegnerà a propagandare le sue idee, specialmente nei periodi elettorali.
Famiglia, educazione dei figli, lavoro e politica sono il fulcro attorno al quale è imperneata una esistenza che diventa sempre più ricca di stimoli e di valori.
Alla morte prematura del marito, ritrovandosi con due figli piccoli e con la terzogenita ancora in viaggio, non si scoraggia, anzi, intraprende con determinazione e fermezza, squisitamente femminili, l'attività fotografica sotto la guida premurosa del suocero don Ninì e dei suoi cognati, fotografi in Roma.
Il dramma di questa donna, nel contempo fragile e forte, viene compreso dalla gente, che ne apprezza la forza d'animo e la volontà di affrontare la stessa attività del marito, del quale avverte costantemente la presenza.
Nell'affermato laboratorio fotografico vede il coronamento della sua opera di madre e di maestra poiché dalla fine degli anni '60 condividerà con i figli il quotidiano impegno di lavoro, gratificata dei risultati acquisiti grazie al suo forte legame affettivo ed educativo
A Pozzallo la generazione fotografica degli Assenza continua nella coraggiosa scelta di una donna, che si impegna e si ingegna a padroneggiare tutti i riferimenti tecnici di una professione da sempre coniugata al maschile.
Muore l'11 maggio 1995, lasciando anche agli amici ed ai Pozzallesi la nostalgia del suo sorriso.