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mostra fotografica  MENO ASSENZA FOTOGRAFO  scenari inesplorati / 1999



Proporre una raccolta di fotografie realizzate da Meno Assenza, stimato fotografo ed elemento di spicco della vita politica pozzallese degli anni Cinquanta, ci è sembrato il modo più appropriato e diremmo "naturale" per ricordarlo a quarant'anni dalla sua scomparsa.

Mostra - ricordo da condividere con tutti coloro che lo conobbero e con lui furono testimoni - protagonisti di un particolare momento storico, ricco di fermenti culturali ma attraversato, anche, da forti tensioni sociali.

L'intento è quello di tracciare il profilo umano e professionale di Meno Assenza fotografo, affidando il compito di "raccontare" il suo breve, ma intenso, percorso artistico ad una sequenza di immagini che esulano chiaramente e visibilmente dagli eccessi dell'enfasi e della retorica, sempre in agguato in circostanze celebrative.

La scelta di suddividere l'itinerario della presente mostra in tre parti, o se si vuole in sezioni rispondenti a tre distinti periodi, selezionando dall'archivio degli Assenza le fotografie più emblematiche, risponde all'esigenza di sintesi consanguinea al linguaggio visivo e alla sua essenzialità narrativa.

La Mostra si apre con le immagini relative al periodo durante il quale Meno Assenza svolse il servizio militare in Toscana, tra Firenze, Pisa e Siena. Accanto ai fotogrammi delle testimonianze artistiche e paesaggistiche, realizzati con evidente attenzione alla composizione ed alle inquadrature, è possibile cogliere qualche frammento di vita militare che l'obiettivo della macchina fotografica ha puntualmente documentato.

Il rientro a Pozzallo ed il matrimonio con Clara Grispo  introducono alla seconda parte. In tale periodo egli, pur dedicandosi alla tradizionale fotografia di posa in studio, tecnica ereditata dal padre Antonino ed affinata a Roma dove si era trasferito al seguito della famiglia durante il secondo conflitto mondiale, intraprende con appassionata determinazione il lavoro di reportage inteso come documentazione diretta di eventi sociali collettivi, di cui si fa interprete e testimone. Per la committenza di enti pubblici documenta frammenti di vita politica e di cerimonie ufficiali senza trascurare il reportage su eventi quotidiani e familiari, sottraendo all'erosione della memoria le tessere del mosaico - città.

Si è riservata la terza ed ultima sezione alla documentazione del paesaggio, esaltante, in virtù della straordinaria percezione visiva del fotografo pozzallese, la luce ed i segni delle stagioni del lavoro e della vacanza: mare, reti, barche e chalet unitamente ai gesti e agli scenari inesplorati che pur ci sono familiari, esibiscono le pose fermate nel tempo dal "clic" di un grande artista.

 

Carmen, Ninì e Massimo Assenza




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